La via Francigena

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Il nome “Francigena” indica la via o le vie che “dalla Terra dei Franchi” che consentivano ai pellegrini d’oltralpe di giungere a Roma.

 

Sin dall’antichità la Via Francigena ha rappresentato un’importante via di comunicazione e di pellegrinaggio tra l’Europa centrale e Roma lungo la quale si sono intrecciati scambi culturali e commerciali e hanno preso a circolare influenze artistiche e letterarie capaci di mettere in relazione popoli diversi per valori e tradizioni.

 

Il Piemonte, in particolare, ha avuto grande rilevanza come terra di passaggio dalla Alpi verso la Pianura padana, con un ruolo di cerniera tra la Via Francigena e quella che collegava il cammino verso Santiago de Compostela, in Spagna, Francia e Italia attraverso i colli del Monginevro e del Moncenisio.

 

Con il tratto “Via Francigena verso il mare” le città, i borghi e colline del Monferrato si completa la Via Francigena che attraversa il Piemonte per 650 km di percorso.

Tra i luoghi attraversati dal cammino oltre allo splendido complesso della canonica di Santa Maria di Vezzolano e a Castelnuovo Don Bosco, vanno ricordate  anche la chiesa romanica di San Secondo di Cortazzone, le pievi San Giorgio di Bagnasco di Montafia, San Pietro di Albugnano, San Nicolao di Settime.

La chiesa di San Nicolao  documentata a partire dal 1259, ma risalente al XII secolo, la chiesa romanica fu a lungo la parrocchiale del paese. Nel 2001 sono stati portati a termine importanti lavori di restauro che hanno interessato tutte le parti dell’edificio compresi gli affreschi interni che sono stati scoperti: nel catino absidale una Madonna in trono che allatta il Bambino, datati a fine Trecento o inizio Quattrocento e frammenti di figure di santi alle pareti.

 

Molto raffinata è la decorazione dell’abside, diviso in tre campiture da lesene semicircolari, e sormontato da un coronamento ad archetti pensili, con capitelli scolpiti e cornici con motivo a “damier”. La facciata è frutto di una ristrutturazione.